Nel giugno del 1920, il raggruppamento saronnese della “Giovane Italia” (un movimento dal nome evocativo, nato nel 1917 ad opera di Ettore Cozzani, intellettuale di formazione nazionalista) pubblicò un volumetto in cui furono raccolti i nomi dei caduti e dei combattenti saronnesi della prima guerra mondiale. Furono le centinaia di pubblicazioni, come quella appena ricordata, in cui si raccoglievano i nomi dei protagonisti caduti o scampati alla tremenda carneficina, che alimentarono la politica pubblica della memoria sul conflitto mondiale.
La “Giovane Italia” – si legge nella lettera di invito a costituire sezioni in tutte le città italiane – “si propone di raccogliere tutte le forze della nuova generazione nell’opera della Resistenza e dell’Assistenza – e sopra tutto di educare i giovinetti ad un nobile sentimento dell’italianità, e che l’induca a sempre ed in tutto fortemente sognare , pensare ed operare per la fortuna d’Italia e per la civiltà del mondo“. L’associazione di Cozzani, che si muoveva fra “richiami mazziniani e tendenze nazionaliste”, fu accusata di propugnare un patriottismo arido, di orientamento anticlericale e ateo.
A Saronno un nucleo della “Giovane Italia” fu promosso da Claudio Colisi Rossi, nato a Milano nel 1898 , la cui famiglia era approdata a Saronno prima della Grande Guerra. Allo scoppio della guerra, nel 1914, il padre di Claudio Colisi Rossi, si trovava in Croazia; dopo un processo in cui rischiò la condanna a morte, fu internato nella fortezza di Linz. Il giovane Claudio, fra il 1914-16, rimasto solo a Saronno con la madre e il fratello minore, diventa segretario del Comitato di Assistenza Civile del Saronnese. In una pubblicazione commemorativa pubblicata in occasione della sua scomparsa negli anni Trenta, si leggeva: “iniziò una lotta serrata ed intensissima contro il popolarismo che dominava in lungo ed in largo tutta la zona attraverso potenti e ben inquadrate organizzazioni operaie e giovanili“. Nonostante fosse solo, riuscì ad attrarre un gruppo di giovani, “affascinati dalle esaltazioni patriottiche”, e C. Colisi Rossi promuove anche a Saronno l’Associazione della “Giovane Italia” .
Dopo aver partecipato alla Grande Guerra come volontario Colisi Rossi aderì al fascismo ed ebbe un ruolo di rilievo nelle vicende della Federazione fascista di Torino.
Sarà il raggruppamento saronnese della “Giovane Italia” a promuovere la pubblicazione “Omaggio ai Combattenti. La “Giovine Italia, Riconoscente”, grazie alla quale si è conservata memoria dei soldati caduti e dei combattenti saronnesi nella Grande Guerra.
Fonti:
Cozzani, Ettore. Dizionario Biografico degli Italiani – Volume 30 (1984).
F. Piva, Uccidere senza odio. Pedagogia di guerra nella storia della Gioventù cattolica italiana (1868-19143), Milano, F. Angeli, p. 141.
Claudio Colisi Rossi, Accademia delle Scienze. Torino, 1936.
Omaggio ai Combattenti. La “Giovine Italia, Riconoscente, Saronno, giugno 1920.