Giuseppe Colombo (di Lazzaro), soldato del 68° Reggimento di fanteria, nasce a Saronno il 15 marzo del 1891, in via Cavour. Richiamato il 4 gennaio del 1915. Muore per ferite “riportate in combattimento” sul Monte S. Michele il 30 novembre del 1915 (Fonte, Albo d’Oro dei Caduti e Dispersi della 1° Guerra Mondiale). In realtà, muore il giorno 1 dicembre 1915, come ha chiarito Marino Rimoldi (Cfr. Il sacrificio del soldato Giuseppe Colombo, 1891-1915, eroicamente caduto sul Monte San Michele del Carso, in Pagine di Storia Saronnese nei secoli recenti, 2007) che richiama una lettera autografa dei commilitoni del caduto saronnese.

Il 67° Reggimento insieme al 68° costituiva la Brigata Palermo e in tempo di pace aveva sede a Como, i militi provenivano dai seguenti distretti militari: Arezzo, Bari, Ivrea, Potenza, Ravenna, Reggio Emilia, Treviso. Giuseppe Colombo, Giuseppino per i suoi commilitoni, Zepìn, per i familiari, pur provenendo dal Distretto militare di Varese, lo troviamo nel 68° Reggimento; poteva, infatti, accadere che i ranghi di un reggimento fossero completati con soldati di provenienza da altri distretti. Il Reggimento di   Zepìn, all’inizo della guerra, si trova in Valtellina, nell’agosto  è schierato al Tonale, dove partecipa al tentativo di occupare le postazioni austriache intorno a cima Cady.  A metà ottobre la Brigata Palermo viene trasferita sul Basso Isonzo, il  giorno 10 di novembre  è alloggiata in località Versa, il giorno 19 novembre 1915 è schierata sul Monte S. Michele.

Trincea sul Monte San Michele

Trincea sul Monte San Michele

Tra il 10 di novembre e il 5 dicembre la Brigata partecipa alla quarta battaglia dell’Isonzo. Al 67° Reggimento  è affidata la conquista di quota 124 (Rocce Rosse). I commilitoni di Zepin scrivono:  Eravamo da giorni in trincea ad avevamo con fortuna partecipato a vari combattimenti nei quali il caro Giuseppe, sempre fra i primi, si è comportato da prode, il destino volle che proprio alla sera verso le cinque del giorno 1 Dicembre ci venne dato ordine di spostarci da una trincea ad un’altra e proprio in questo spostamento, passando da un punto un poco scoperto, una pallottola nemica venne a colpire il nostro caro Giuseppino in direzione del cuore.

Giuseppe Colombo, scampato ai cruenti combattimenti dei giorni precedenti, muore per la pallottola di un cecchino austriaco mentre portava ordini sul S. Michele. Nelle lettere scritte ai parenti si “vede un giovane credente, fiducioso in dio”. Fu sepolto sulla cima del Monte San Michele, accanto ad altri eroi, scrissero i commilitoni, alla famiglia.

Fonti:

Marino Rimoldi, Il sacrificio del soldato Giuseppe Colombo, 1891-1915, eroicamente caduto sul Monte San Michele del Carso, in Pagine di Storia Saronnese nei secoli recenti, 2007.

Bollettino Parrocchaile di Saronno, Anno II (1), 1 gennaio 1916.

Archivio Storico Comune di Saronno

http://www.difesa.it/Il_Ministro/CadutiInGuerra/Pagine/AlbodOro.aspx