In occasione del 70° anniversario del referendum istituzionale che fece assumere all’Italia l’attuale forma di stato repubblicano, diamo inizio, con i ricordi di Lisa Amos, ad una rassegna di testimonianze di chi oggi vive a Saronno e nelle località vicine. Ricostruiremo, in “viva voce”, le giornate del 2 giugno 1946, delle settimane e dei mesi che precedettero l’evento fondativo della nostra storia recente.
Lisa Amos, nata il giorno 8 aprile del 1922 a Rovello, è residente a Saronno da molti anni. Esordisce con convinzione, nonostante i settant’anni trascorsi: “Io insegnavo alle donne a votare, ho votato per la repubblica”. Lisa nel 1946 ha 24 anni e vota a Rovello. Su indicazione del fratello Livio – più anziano di 8 anni, esponente del CLN di Rovello per la DC, e riconosciuto come un punto di riferimento politico in paese – ha il compito di presidiare il cortile della scuola elementare, dove si trova il seggio elettorale e orientare il voto delle donne.
Lisa continua nel suo racconto: “Le donne erano curiose. Contente e orgogliose, perchè votavano per la prima volta. Volevano esserci al voto. Eravamo tutti stanchi della monarchia. Durante i mesi di guerra avevamo nascosto numerosi sbandati e renitenti alla leva… Volevamo cambiare. Il clima era teso. Avevamo paura che il Conte Porro, che aveva sempre controllotato il voto dei contadini potesse influenzare gli abitanti e farli votare per la monarchia. Ma io dicevo a tutte le donne di votare repubblica”.
A Rovello, quindi il voto per la Repubblica, voleva anche dire emanciparsi da una storica sudditanza dei contadini verso gli aristocratici conti Porro, nobili milanesi, che controllavano storicamente l’ultimo centro del Comasco confinante con il Milanese. Lisa mentre racconta si commuove. Va con la memoria agli anni della guerra. Durante il periodo bellico lavora come impiegata alla Isotta Fraschini di Saronno che raggiunge quotidianamente in bicletta da Rovello. “Furono mesi – continua il racconto Lisa – di paura e di silenzio in fabbrica, per i bombardamenti e per la presenza dei tedeschi. Furono giorni tremendi per la Isotta. Bisognava scappare durante i bombardamenti … spesso ci rifugiavamo nel vicino cimitero. Non tutti andavano al rifugio”. Infine, mentre una lacrima scende sul viso di Lisa riaffiora il ricordo dell’episodio più cruento dei giorni della liberazione nel Saronnese, l’uccisione del Tenente Farina, giustiziato dai partigiani. “Tutti andavano a vedere – dice Lisa – il corpo del fascista giustiziato. Io ho preferito non andarci. Avevo pietà e ho pianto…” (Saronno, 24 marzo 2016)
Per l’Assemblea Costituente e per il Referendum istituzionale a Rovello votò più del 96% degli aventi diritto al voto e le donne contribuirono a far vincere la Repubblica.
Archivio Storico delle Elezioni – Ministero dell’Interno – Assemblea costituente 02/06/1946 | Area ITALIA | Circoscrizione COMO-SONDRIO-VARESE
| Provincia COMO | Comune ROVELLO PORRO
Elettori | 2.248 | Votanti | 2.160 | 96,09% | ||
Schede bianche | 61 | Schede non valide (bianche incl.) | 146 |
Liste/Gruppi | Voti | % | ||
DC | 1.332 | 66,14 | ||
PSIUP | 468 | 23,24 | ||
PCI | 83 | 4,12 | ||
PARTITO D’AZIONE | 45 | 2,23 | ||
BLOCCO NAZ.LIBERTA’ | 36 | 1,79 | ||
UN.DEMOC.NAZIONALE | 30 | 1,49 | ||
PRI | 17 | 0,84 | ||
P.CONTADINI D’ITALIA | 3 | 0,15 | ||
TOTALI | 2.014 |