Casa Morandi, in prossimità del Santuario della Beata Vergine dei Miracoli di Saronno, è oggi nota per essere la sede della Biblioteca civica della città.
Durante l’età moderna, fino a quando non furono attivati i collegamenti con il tramway a cavallo, il complesso di Casa Morandi fu la stazione di posta sulla strada che collegava Milano a Varese. Il Cav. Ing. Giovanni Morandi, ultimo erede della famiglia che per anni aveva gestito i servizi postali per conto degli austriaci prima dell’Unità e in seguito fino all’apertura della tratta ferroviaria Milano-Saronno, morì a Saronno il 31 gennaio del 1901, all’età di anni 82. Il padre di Giovanni era stato l’ultimo direttore delle Imperial Poste Austriache di Saronno, prima dell’Unità .
Giovanni Morandi, celibe, per lunghi anni sindaco del Comune di Uboldo dove possedeva una “vasta tenuta, era un facoltoso possidente, che lasciò la gran parte del suo patrimonio (2 milioni di lire dell’epoca) all’Ospedale Maggiore di Milano con il vincolo che la nobile istituzione milanese aprisse una succursale a Saronno presso l’immobile situato vicino al Santuario, già stazione di posta. Il testamento del cav. Morandi era stato stilato nel 1859. All’epoca aveva trent’anni e viene da pensare che per le turbolenze in corso, l’arrivo dei Piemontesi, la formazione del nuovo Regno d’italia, l’erede di una famiglia che per lunghissimo tempo aveva vissuto e si era arricchita con una concessione austriaca non fosse del tutto tranquillo sulla evoluzione in corso.
Il Morandi lasciò alcuni legati, oltre ai familiari (alle sorelle Emilia e Giuseppina), alla Congregazione di Carità, al Santuario, alla Società operaia, al Corpo di “Musica sociale” e alla Congregazione di carità di Uboldo, con il vincolo che fosse costruito un Asilo (L’Ospedale Maggiore eredita due milioni, in “Corriere della Sera”, 1-2 febbraio 1901.
Dei due vincoli fu realizzato l’Asilo di Uboldo che nel 2015 ha festeggiato i 110 anni di vita, nulla fu realizzato dall’Ospedale Maggiore di Milano.