Le associazioni Società Storica Saronnese e L’Isola che non c’è nel centenario della nascita di don Lorenzo Milani organizzano – in collaborazione con l’Assessorato alla Cultura del Comune di Saronno – un ciclo di iniziative per ricordare e riproporre i tratti più significativi della pratica pedagogica e del modo di intendere l’esercizio della cittadinanza.

Consapevoli dei cambiamenti intervenuti negli ultimi decenni all’interno della nostra società, riteniamo che l’insegnamento di don Milani vada contestualizzato nel suo tempo e attualizzato rispetto ai problemi del presente, ferma restando la forza delle sue radicali provocazioni.

Pensiamo sia particolarmente importante rivolgersi ai giovani delle scuole saronnesi – che probabilmente nulla sanno di questa importante figura – perché possano confrontarsi con un grande esempio di coraggio civile e di testimonianza umana a favore dei più deboli.

La rassegna prevede due incontri pubblici che metteranno a fuoco il contesto storico sociale in cui si inserì l’azione di don Milani, la complessità e anche le contraddizioni della sua visione del mondo, la carica profetica radicale del suo insegnamento, e quanto rimane di attuale nella sua proposta.

Accanto a questi incontri vorremmo organizzare degli interventi nelle scuole, a più diretto contatto con gruppi di studenti motivati, per approfondire con loro gli aspetti più significativi della “lezione” di don Milani.

Confidiamo quindi nell’interesse delle Direzioni scolastiche cittadine affinché questo progetto possa avere l’esito che speriamo, convinti come siamo che la riflessione sulla scuola ed i destini dell’educazione debbano rimanere una preoccupazione fondamentale della nostra società.

Il primo incontro si terrà sabato 14 ottobre, alle 10.30 al Liceo G.B. Grassi “Don Lorenzo Milani. Oltre il mito”

Seguirà venerdì 27 ottobre, alle 21.00 al Cinema Prealpi, la proiezione di “Barbiana ’65 – La lezione di don Milani” di Angelo D’Alessandro.
Il regista era salito nel Mugello da don Milani per un’inchiesta sull’obiezione di coscienza, l’unico a cui il priore concesse di effettuare delle riprese. Il documentario nasce dal recupero di quel materiale del ’65, ritrovato dal figlio Alessandro dopo la morte del padre, l’unico documento esistente, inedito, con Don Milani in scena: le sue parole, il suo volto, la sua scuola.

Ulteriori dettagli nella locandina allegata.