Carlo Ceriani (di Giuseppe), soldato del 234° Reggimento di fanteria, nasce a Saronno il 30 dicembre del 1898.

"Medaglia di gratitudine nazionale". Concessa a Palmira Guidali Ceriani madre di Carlo. In possesso della famiglia Ceriani

“Medaglia di gratitudine nazionale”. Concessa a Palmira Guidali Ceriani madre di Carlo. In possesso della famiglia Ceriani

Il 234° Reggimento e il 233° diedero vita alla Brigata Lario, costituita il 27 gennaio del 1917, quando durante il corso della guerra si dovette potenziare l’esercito con nuovi reparti. I due reggimenti furono dislocati a Camisano Vicentino e nelle località circostanti. La preparazione dei soldati avvenne direttamente dietro le linee del fronte (che all’epoca era denominata al femminile, “la fronte”). Dopo un rientro a Brescia,  agli inizi di aprile, presumibilmente, per equipaggiare i soldati, i reparti partirono a metà mese per essere dislocati  nel settore Lukatic-Veliki, tra la quota 238 e la strada che conduce a Selo. Sono giorni in cui è in pieno svolgimento la 10° battaglia dell’Isonzo. ll battesimo del fuoco per i giovanissimi fanti italiani deve essere stato terribile. I soldati sono lanciati all’assalto di quota 224 e quota 247 con scarsa successo, per via di un violento fuoco di artiglieria e per la capace difesa delle  linee austriache. Tra il 25 e il 27 di maggio le perdite della 34° Divisione, di cui fa parte la Brigata Lario, assommano a 1806 soldati e di 36 ufficiali. Il mese di giugno e luglio trascorre tra continui assalti che consentono ai reparti italiani di occupare qualche collina e spostare la linea del fronte di poche decine di metri. Alla Brigata Lario è concesso un periodo di riposo  tra il 20 di luglio al 16 agosto che trascorre tra Redipuglia e S. Elia. Il giorno successivo, 17 agosto 1917, inizia l’11° battaglia dell’Isonzo. In questa fase della battaglia, il 234° Reggimento occupa le quote 241 e 246 “facendo un migliaio circa di prigionieri”.  A fine agosto alla Lario che ha peduto 67 uffciali e 1494 “gregari”, così lo Stat058_001 larioo Maggiore definisce i soldati di truppa, viene concesso qualche giorno di tregua.  Il giorno 22 di settembre 1917, la “Lario” è di nuovo in prima linea per sostituire la Brigata “Catania” , nel tratto di fronte compreso fra la “cima innominata” (una cima ritenuta imprendibile), tra le qq. 241 e 246 e il trivio a Nord-Est di Selo.

Carlo Ceriani che aveva vissuto l’estate dei suoi diciotto anni, in mezzo a violenze senza pari, partecipando ad una carneficina orrenda di cui fu vittima, muore il 27 settembre 1917 per “ferite riportate in combattimento”.

Fonti:

Archivio Storico Comune di Saronno

http://www.albodorolombardia.it/main/get_soldier/70493