Domenico Bellavita (di Giovanni) nasce a Milano il 22 marzo 1887. Sacerdote a Saronno quando scoppia il conflitto mondiale, muore all’Ospedale 023 di Sondrio per malattia il 5 ottobre 1918.

Immagine giornalistica d'epoca

Immagine giornalistica d’epoca

E’ presumibile che Don Domenico Bellavita, milanese, assistente all’Oratorio maschile di Saronno, raggiungesse il 27° Reggimento della Brigata Pavia di cui fece parte alla fine del 1915. La classe del 1887 insieme a quella del 1886, erano state richiamate in autunno e la data di presentazione ai distretti militari fu prevista per il 6 novembre. La Brigata Pavia operò sul Carso, a partire dalla metà del 1917 e la conclusione della guerra la troviamo prevalentemente sull’Altipiano di Asiago.

Don Domenico fu uno dei tanti cappellani militari che si prodigarono nell’assitenza spirituale e sanitaria alle truppe. Previsti nell’ordinamento in previsione della guerra da Cadorna, il cappellano militare faceva parte insieme agli ufficiali medici e agli infermieri del  reparto sanità della Brigata. E’ certo che Don Domenico si dovette prodigare non poco nel confortare giovani che sapevano di dover morire negli attacchi sconsiderati che gli alti comandi lanciavano periodicamente contro le trincee nemiche. La Brigata Pavia, durante i 4 anni di guerra, ebbe 2304 morti e ben 8.148 feriti.

Provato dai sacrifici e dalle fatiche al fronte, Don Domenico Bellavita contrae la spagnola- Muore a 31 anni  presso l’ospedale militare di Sondrio, uno dei tanti in cui trovarono asilo i soldati ammalatisi durante la guerra. La notizia si diffuse a Saronno e nella diocesi ambrosiana con l’articolo pubblicato, il 22 ottobre 1918 sulle pagine del giornale di ispirazione cattolica “L’Italia”. Saronno ha dedicato a Don Domenico Bellavita una via della città.

Fonti:

Caduti per la Patria. Don Domenico Bellavita, in “L’Italia”, 22 ottobre 1918.

Archivio Storico Comunale di Saronno