Giovanni Cattaneo (di Giuseppe) nasce a Saronno, il 24 aprile 1894, in Vicolo S. Marta . Frequenta le classi Tecniche del Collegio Arcivescovile.

palermoLa classe del 1894 fu richiamata nel settembre del 1915, Cattaneo, fante della Brigata Palermo – 68° Reggimento, probabilmente raggiunse il suo Reggimento direttamente sul Carso. La Brigata Palermo, inviata inizialmente a Ponte di Legno per occupare alcune postazioni al Passo del Tonale, fu trasferiata a metà ottobre del 1915 sul Basso Isonzo. Il 10 novembre si trova dislocata in località Versa. il 68° Reggimento attacca le cime 1,2,3 del S. Michele il giorno 28 novembre  per aprire alcuni varchi nei reticolati.

Egli era stato scelto – scrive il cappellano militare del Reggimento – come scudiere per far saltare i reticolati nemici con tubi di gelatina.   Al momento dell’assalto, quale anima generosa, non seppe resistere all’impeto dei compagni che al fatidico grido di “Savoia” correvano incontro al nemico per strappargli la trincea. Partì volontario ed un colpo nemico lo freddò all’istante, dopo di averlo colpito in bocca ed all’inguine. 

Giovanni Cattaneo muore il giorno 28 novembre 1915, durante quella che fu definita la IV battaglia dell’Isonzo, insieme a 1500 uomini della sua Brigata. La Quarta battaglia dell’Isonzo era costata agli italiani la perdita di 48.967 uomini, di cui 15.011 tra morti (7.498) e dispersi (7.513) e 33.956 feriti. Le perdite austro-ungariche ammontano a 25.191 uomini, di cui 3.695 morti, 5.052 dispersi e 16.444 feriti. Sulle prime pagine del “Corriere della Sera” di quei giorni i comunicati del gen. Cadorna ricordavano soltanto il numero dei prigionieri austriaci catturati e non quello dei morti italiani. Nei mesi precedenti erano già caduti altri giovani saronnesi.

La guerra per Giovanni era durata non più di due mesi. La notizia fu resa pubblica a Saronno nel gennaio del 1916 sulle pagine del “Bollettino Parrocchiale” che lo rappresenta come un giovane “ardimentoso e pieno di coraggio”.

Fonti:

http://www.frontedelpiave.info

Bollettino Parrocchiale, Anno II (1), 1 gennaio 1916.