Iniziamo con questo intervento la rassegna dei caduti saronnesi della Grande Guerra. Fino ad oggi, si sono ricordati i caduti illustri, i valorosi che conseguirono medaglie al valore. Con questa specifica sezione desideriamo ricordare gli sconosciuti, quelli di cui si conserva a mala pena il nome sulle lapidi dei monumenti. Protagonisti loro malgrado di una vicenda terrribile, frutto dei nazionalismi di un’Europa in crisi.
Il nostro intento è quello di ricostruire la memoria di una pagina tragica senza alcuna retorica, con il coinvolgimento dei familiari dei caduti che volessero farci pervenire i ricordi tramandati e dei saronnesi tutti. Con l’auspicio di costruire una storia collettiva della comunità.
Innocente Airoldi (di Luigi Francesco), soldato del 62° Reggimento , di Fanteria, era nato a Saronno il 27 dicembre del 1898, nella Cascina Martini, un complesso abitativo localizzato in una strada campestre verso Gerenzano. Morì in Macedonia, il 9 marzo 1918, per le ferite riportate in combattimento. E’ quanto sappiamo dalle fonti ufficiali dell’esercito (Archivio Albo d’Oro Caduti della Prima guerra mondiale, Ministero della guerra).
Come Innocente Airoldi fosse finito nel 62° Reggimento non è noto. Il 62° Reggimento, insieme al 61° costituiva storicamente la Brigata Sicilia che aveva sede a Parma; si era formata dopo l’Unità e aveva il suo bacino di reclutamento nei distretti militari di Nola, Pinerolo, Pistoia, Reggio Calabria, Roma, Siracusa, Sulmona, Teramo, Venezia, Voghera, mentre Saronno all’epoca faceva riferimento al distretto militare di Varese. Reparto operativo, il 62° Reggimento, fin dalla costituzione, fu utilizzato in quasi tutti gli interventi militari che l’esercito dovette fronteggiare. Fra il 1861 e il 1866, fu impegato nella repressione del bringataggio nel Mezzogiorno, nella Terza guerra d’Indipendenza in Trentino e in Libia nel 1911 contro i Turchi.
Durante la Prima guerra mondiale, dopo l’iniziale impiego nella zona del lago d’Idro, nel luglio del 1916, la Brigata Sicilia viene riorganizzata a Brescia, equipaggiata con dotazioni considerevoli, trasportata a Taranto per essere destinata al fronte macedone. Sbarcata a Salonicco, a metà del mese di agosto, insieme al resto del contingente italiano composto di circa 50.000 uomini. A metà settembre la Brigata è operativa, si unisce alle truppe francesi, russe e serbe per partecipare ad un’offensiva congiunta nella regione del Lago di Vegoritida (conosciuto in passato anche con il nome slavo di Lago di Ostrovo).
Alle forze italiane fu affidato l’incarico di difendere il settore di Kruscia-Balcan, ad est del lago Doiran, una linea di circa 50 chilometri, particolarmente esposta agli attacchi dei bulgari che dominavano le antistanti creste montagnose dei Piani di Beles. In seguito, nel dicembre del 1916, raggiunta la località di Negociani, ubicata a circa 15 chilometri ad est di Monastir, gli italiani occuparono la linea compresa tra le località di Cerna e Novak, presso il fiume Cerna.
Dalla fine del dicembre del 1916 al settembre del 1918, le truppe italiane stanziate in Macedonia condussero una logorante guerra di trincea. Dal gennaio al mese di settembre del 1918, la Brigata si alterna tra il fronte (quota 1050, Jaratok) e la zona di riposo (Gnilesh, a est di Monastir). Il 9 marzo 1918 data della morte di Innocente, la Brigata è in linea nel settore est di Jarotak. Nel libro verbali della Brigata si legge: “il nemico attacca ma viene respinto”. E’ presumibilmente, durante questi scontri, a quota 1.050, che Innocente Airoldi fu ferito a morte, nel corso di uno dei brevi e violenti scontri che intervallavano la guerra di trincea
Fonti
Brigate di fanteria: riassunti storici dei corpi e comandi nella guerra 1915-1918, Vol. III, Roma, Libreria dello Stato 1926, pp. 163-167;
http://www.difesa.it/_layouts/15/MdDEvoluzione-Layouts/Archivio/AlboOro/10/6.jpg;
Archivio Storico Comune di Saronno.