Fra i luoghi della memoria relativi alla Grande guerra sono da annoverare, non solo i luoghi delle battaglie ma pure le vie e le piazze dedicate a coloro che di quella tragica vicenda furono i protagonisti. Fra i primi a occuparsi del valore simbolico dei luoghi per la conservazione della memoria del passato è stato lo storico francese Pierre Nora. In ambito italiano è Mario Isnenghi con il suo libro, I luoghi della memoria, Personaggi e date dell’Italia unita, a rilanciare la lezione. Noi ci sentiamo vicini all’intento del libro di Isnenghi, noto sotrico della prima guerra mondiale, che intende reagire a “quella sorta di distruzione del passato che oggi sembra tanto di moda e riaffermare l’identità italiana”.

Se a tutti è noto dove si trova la via Maurilio Bossi a Saronno, pochi ricordano, oppure sanno che la città di Milano fu particolarmente riconoscente al giovane ufficiale saronnese.

Quartiere Bossi (ora Molise)

Quartiere Bossi (ora Molise)

Inizialmente, nel 1926, gli fu dedicato un luogo, in zona Brera, intitolata Piazzetta Maurilio Bossi; in seguito, nel 1934, è un intero quartiere ad essere dedicato a Maurilio Bossi, oggi, più noto come zona Molise.

Il quartiere Maurilio Bossi, compreso fra via degli Etruschi, viale Molise, via Faà di Bruno, con un fronte su piazza Insubria,  fu  progettato dagli architetti Cesare e Maurizio Mazzocchi (padre e figlio, esponenti del razionalismo che collaborarono con la Società Umanitaria nella progettazione di case per le classi popolari ).

Piazzetta Bossi a Milano

Piazzetta Bossi a Milano

Nel 1932, essi vinsero un Concorso indetto dall’Istituto Fascista Case popolari (IFCP) per la progettazione di un nuovo quartiere che doveva ospitare 2.250 abitanti.